Dr. Andrea Vacca

Ipotiroidismo e Dieta

La Tiroide è una piccola ghiandola endocrina a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo, davanti alla trachea, inferiormente al pomo d’Adamo. Secerne gli ormoni tiroidei, T3 (tiroxina) e T4 (triiodotironina), attraverso cui svolge diverse azioni importanti mantenendo in equilibrio le funzioni dell’organismo. Regola il metabolismo, il battito cardiaco, l’accrescimento e sviluppo dell’organismo, la temperatura corporea e lo sviluppo del sistema nervoso.

La tiroide è controllata dall’ipofisi, altra ghiandola endocrina posta alla base del cervello, che secerne l’ormone tireotropo, TSH, il quale stimola la produzione dei due ormoni tiroidei. Quando i loro livelli si riducono nel sangue, l’ipofisi aumenta la produzione di TSH che spingerà la tiroide a produrne una maggior quantità, viceversa, se gli ormoni tiroidei in circolo sono troppi, il TSH ridurrà la loro produzione.

Per poter funzionare correttamente la ghiandola tiroidea necessita di un adeguato apporto di iodio il cui fabbisogno quotidiano è di 150 microgrammi nell’adulto ed aumenta nella donna durante gravidanza e allattamento.

Ipotiroidismo: È una sindrome provocata dal malfunzionamento della tiroide che non riesce a sintetizzare una quantità adeguata di ormoni tiroidei. Ciò è dovuto principalmente a:

PRINCIPALI SINTOMI

La carenza di ormoni tiroidei rallenta il metabolismo coinvolgendo diversi apparati. I sintomi più comuni sono: stanchezza, astenia, apatia, aumento del peso, rallentamento intellettivo, depressione, stitichezza, intolleranza al freddo, alterazioni mestruali, mixedema (edema sottocutaneo), bradicardia, secchezza e pallore della pelle, capelli assottigliati e fragili, ritenzione idrica.

L’ipotiroidismo non trattato è associato ad un aumento dei livelli di colesterolo ematico, ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari, ictus, cardiopatia ischemica e ad un aumento del peso corporeo. Pertanto, è fondamentale intervenire subito rivolgendosi al medico endocrinologo e al nutrizionista di fiducia.

CONSIGLI DIETETICI

La dieta riveste un ruolo importante nel trattamento dell’ipotiroidismo, deve essere personalizzata sul paziente, ipocalorica al fine di ridurre il peso corporeo se in eccesso, ipolipidica se presente una dislipidemia e ipoglicidica in quanto spesso l’ipotiroidismo si associa anche ad insulino-resistenza. La dieta deve essere inoltre povera di sodio e deve educare il paziente nella scelta e consumo di alcuni alimenti.

ALIMENTI CONSIGLIATI

ALIMENTI DA ASSUMERE CON CAUTELA

Alcuni alimenti possono modificare l’assorbimento o l’utilizzo dello iodio e sono pertanto definiti “gozzigeni”: 

I cibi gozzigeni perdono comunque parte della loro attività inibitrice se consumati cotti. Questi alimenti offrono anche molti benefici per la salaute, per cui, chi soffre di ipotiroidismo può consumarli ma con moderazione.

Se la terapia medica porta alla normalizzazione degli ormoni tiroidei si consiglia di seguire una alimentazione variata il più possibile, favorendo i vegetali, tra cui anche le crucifere.

Accanto allo iodio, di grande importanza risulta essere l’apporto di altri micronutrienti quali selenio, zinco e magnesio. In particolare, il selenio potrebbe essere utile per la prevenzione delle disfunzioni tiroidee.

Rivolgersi sempre al proprio Medico e Nutrizionista (biologo,dietista,medico) di fiducia.

Ipotiroidismo e Dietaultima modifica: 2021-11-28T22:02:16+01:00da
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