Terminate le festività natalizie si incomincia a fare i conti con l’ago della bilancia e, immancabilmente, iniziano i sensi di colpa per avere esagerato con i tanti alimenti ipercalorici tipici del periodo ma, come ormai sapete bene, non si ingrassa da Natale a Capodanno ma da Capodanno a Natale, per cui niente panico!

Di seguito alcuni consigli per affrontare al meglio la ripresa.

• Per prima cosa, non disperarsi se è stato messo su qualche chilo, è del tutto normale. Il peso aumentato deve però essere uno stimolo per riprendere un corretto stile di vita, dedicando tempo all’attività fisica oltre al “semplice” movimento quotidiano. Ad esempio giova praticare 40-60 minuti di camminata a passo veloce, una corsetta oppure praticare attività fisica in palestra o piscina. La parola d’ordine è evitare la sedentarietà.

•  Non seguire diete drastiche “fai-da-te”, per lo più affamanti e sbilanciate. In genere si tratta di diete monotematiche come ad esempio la dieta del riso, del minestrone, del carciofo che sono fortemente ipocaloriche, rallentano il metabolismo, sono sbilanciate dal punto di vista dei macro e micronutrienti con un rischio concreto di carenze nutrizionali importanti. Essendo monotone, non è possibile seguirle oltre un certo periodo di tempo, per cui, inevitabilmente si ritornerà a mangiare come prima riacquistando rapidamente il peso perso e spesso acquistando anche qualche chilo in più.

• È fondamentale idratarsi correttamente, bere quindi piccoli sorsi d’acqua durante l’arco della giornata aiuta a purificare il nostro organismo dalle tossine accumulate. Evitate in questo periodo alcolici e bibite zuccherate mentre consiglio il consumo di tisane, quelle a voi più gradite.

• Evitare le diete del “senza”come ad esempio la dieta senza glutine seguita spesso perché ritenuta erroneamente più salutare e utile per la perdita di peso. In realtà i cosiddetti “dietoterapici” come pane, pasta e altri derivati senza glutine, non sono affatto ipocalorici, contengono più grassi rispetto ai prodotti classici aumentando il rischio di obesità e patologie cardiovascolari. L’eliminazione del glutine da parte di persone non affette da celiachia o da sensibilità al glutine non celiaca, può comportare anche carenze di vitamina B, ferro, magnesio, acido folico e fibra. Le diete senza grassi, anch’esse molto gettonate, costituite prevalentemente da prodotti light, sono anch’esse ritenute erroneamente dietetiche, in quanto, questi prodotti sono generalmente più ricchi di zuccheri semplici, veri responsabili del sovrappeso. I grassi sono utili al nostro organismo, non vanno eliminati ma assunti nelle quantità giuste, costituendo circa il 30% delle calorie totali giornaliere.

• Evitare le diete “detox” che sono in genere molto restrittive a base di beveroni, centrifugati, zuppe, cereali senza glutine, legumi, frutta. Non apportano alcun beneficio all’organismo, possono causare carenze nutrizionali mettendo a rischio la salute. Il nostro organismo è perfettamente in grado di eliminare da sé tossine e scorie, lo fa continuamente grazie al fegato, reni, intestino, polmoni e cute.

• Regolarizzare l’orario dei pasti, evitando di far trascorrere troppo tempo tra colazione, pranzo e cena

• Seguire una corretta alimentazione, varia ed equilibrata, privilegiando i piatti unici, magari riducendo un pochino le porzioni e senza eccedere con i condimenti.

     – Prediligere cereali integrali come pasta, pane, riso, farro

     – Ridurre il consumo di grassi saturi presenti in burro, strutto, panna, carni grasse, insaccati, formaggi stagionati

    – Preferire i grassi “buoni” come olio extra vergine di oliva, frutta secca,     pesce

    – Consumare verdura cruda e cotta sia a pranzo che a cena

   – Evitare i dolci rimasti dalle feste come panettoni, pandori, cioccolati