Sindrome Metabolica

obesity-4214936_640Sindrome Metabolica, denominata anche sindrome x o sindrome dell’insulino-resistenza o sindrome dismetabolica, non è una patologia ma una condizione clinica di pre-malattia, una condizione“silenziosa”caratterizzata da un insieme di fattori che favoriscono il manifestarsi del diabete mellito di tipo 2, di ictus, di malattie cardiovascolari, aumentando anche il rischio di alcuni tipi di cancro in quanto si crea un ambiente favorevole per lo sviluppo e proliferazione delle cellule tumorali.

La sindrome metabolica è una condizione che oggi si riscontra anche nei bambini e negli adolescenti, pertanto, è fondamentale intervenire precocemente correggendo lo stile di vita.

Secondo la definizione dell’IDF (International Diabetes Federation) la sindrome metabolica è caratterizzata da obesità viscerale con una circonferenza vita maggiore di 80 cm nella donna e di 94 cm nell’uomo e dalla compresenza di almeno 2 dei seguenti fattori di rischio cardiovascolare:

  • trigliceridemia maggiore o uguale a 150 mg/dl;
  • colesterolo HDL inferiore o uguale a 40 mg/dl nell’uomo e a 50 mg/dl nella donna;
  • pressione arteriosa maggiore o uguale a 135/85;
  • glicemia a digiuno maggiore o uguale a 100 mg/dl o presenza diabete di tipo 2.

La Sindrome Metabolica, oltre che per i fattori sopra elencati, si caratterizza anche per la comparsa di disbiosi intestinale, iperuricemia e steatosi epatica non alcolica (fegato grasso, NAFLD).

Le cause sono da collegare a fattori ambientali quali le scorrette abitudini alimentari, la sedentarietà, il fumo ed a fattori genetici. Si stima che in Italia le persone con sindrome metabolica siano oltre 10 milioni e, nel caso in cui ci si trovi in questa condizione, è opportuno:

  • rivolgersi a professionisti sanitari qualificati per un approccio multidisciplinare mirato al miglioramento dello stato di salute;
  • aumentare l’attività fisica che aiuta a ridurre l’insulino-resistenza ed il peso corporeo;
  • alimentarsi in maniera corretta seguendo una dieta personalizzata in base alle esigenze fisiologiche e patologiche del singolo paziente.

In generale si consiglia di ridurre il carico glicemico, tenendo sotto controllo anche la quantità di carboidrati assunta che non deve superare il 50% del fabbisogno calorico quotidiano, eliminare dalla propria alimentazione cibi raffinati, dolci, bibite zuccherate, alcolici, burro e margarine e diminuire il consumo di carni rosse e grasse preferendo quello di carni bianche, ridurre altresì il consumo di formaggi, soprattutto quelli stagionati più ricchi di grassi e sale. É consigliato, inoltre, non eccedere con il sale da cucina e mangiare le giuste porzioni ai pasti principali.

La Dieta Mediterranea, pertanto, è il modello alimentare più indicato per la ridotta quantità di grassi animali, per la presenza di alimenti a basso indice glicemico, ricchi di fibre, vitamine, minerali, antiossidanti e di acidi grassi insaturi (olio extravergine di oliva, pesce).

In caso di sovrappeso o obesità, il calo ponderale e, soprattutto, la riduzione della circonferenza addominale, è il primo obiettivo da raggiungere, visto che il grasso viscerale è quello più vicino agli organi interni che aumenta l’infiammazione corporea, il rischio cardiovascolare ed il rischio di insulino-resistenza.

Si è visto che anche solamente una modesta perdita di peso del 5-10 % può apportare importanti benefici alla salute con un miglioramento dell’intero quadro metabolico.

Sindrome Metabolicaultima modifica: 2021-02-25T15:40:03+01:00da bionutri
Reposta per primo quest’articolo