Fave e Favismo

broad-beans-ge67aabbc0_1920Le fave, il cui nome botanico è Vicia faba, appartengono alla famiglia delle Leguminose o Fabacee e la loro stagionalità va da Aprile a Luglio.

Le fave fresche sono ricche d’acqua e hanno un basso contenuto calorico mentre quelle secche sono molto più caloriche.

Essendo ricche di fibre che:

– Aiutano a raggiungere più velocemente il senso di sazietà

– Migliorano la funzionalità intestinale

– Regolarizzano i livelli di colesterolo e glicemia

Aiutano a contrastare malattie cardiovascolari e diabete.

Hanno un discreto contenuto proteico e aminoacidico e pochi grassi indicate pertanto anche agli sportivi e a chi sta seguendo un percorso dimagrante. 

Sono ricche di minerali e vitamine tra cui: potassio, fosforo, calcio, ferro, manganese, magnesio, rame, zinco e vitamina C, A, folati (vitamina B9) e vitamina K.

  • Grazie al loro contenuto di folati sono molto utili in gravidanza

  • Essendo ricche di potassio regolano la pressione arteriosa e contrastano la ritenzione idrica favorendo la diuresi

  • Essendo ricche di ferro e vitamina C sono indicate nelle anemie

Le fave contengono Levodopa, aminoacido da cui si forma la dopamina. Da alcuni studi è emerso che un consumo regolare di fave può aiutare a controllare i sintomi della malattia di Parkinson coadiuvando la terapia medica.

vegetable-gda625c03a_1920IMG-20200408-WA0007VALORINUTRIZIONALI FAVE

Favismo

È un’intolleranza alimentare su base ereditaria dovuta alla mancanza o carenza di un enzima presente nei globuli rossi, il G6PD, glucosio-6-fosfato-deidrogenasi. Chi soffre di favismo deve non solo evitare il consumo di fave, sia fresche che crude, ma fare attenzione anche a molti farmaci

Le fave sono l’unico alimento a poter provocare un’emolisi, ovvero rottura red-blood-cells-gde777a91f_1920dei globuli rossi con conseguente fuoriuscita dell’emoglobina, provocando anemia ed ittero (colorazione giallastra della pelle e della sclera dovuta all’accumulo di bilirubina, molecola di colore giallo presente nell’emoglobina dei globuli rossi). Tutti gli altri legumi possono essere consumati.

Cosa scatena l’emolisi nel favismo?

Nelle fave sono presenti due sostanze chimiche: Vicina e Convicina, due glicosidi pirimidinici con una potente azione ossidativa, responsabili dell’emolisi. Nelle persone non affette da favismo, l’enzima G6PD è in grado di proteggere i globuli rossi dallo stress ossidativo.

La concentrazione di Vicina e Convicina nelle fave è molto variabile, in linea di massima quantità più elevate si trovano nelle fave piccole e fresche mentre tende a diminuire con la maturazione.

pot-g179d5a50d_1920La quantità di queste due sostanze ossidanti può essere ridotta attraverso la cottura.

Inoltre, Vicina e Convicina non sono sostanze volatili per cui la loro inalazione è impossibile, tuttavia, il polline di fave in fiore può provocare malessere nelle persone con deficit di G6PD ma non causa crisi emolitiche.

Gli altri legumi (piselli, ceci, lenticchie, fagioli, soia, cicerchie) non le contengono o le contengono solo in tracce trascurabili per cui NON causano crisi emolitiche e possono essere consumati  tranquillamente.

 

 

Fave e Favismoultima modifica: 2023-01-21T15:10:46+01:00da bionutri
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