Entrambe possono essere utili, ad esempio si può consumare un estratto o centrifugato di frutta e verdura subito dopo l’allenamento per recuperare il glicogeno muscolare oppure per far assumere frutta e verdura ai bambini che spesso sono restii a mangiarla magari alternandolo al frutto.

Ma attenzione però: con questi elettrodomestici, si elimina una parte importante del vegetale, la fibra, per cui

estratti e centrifugati non saziano quanto il mangiare la frutta e la verdura intera. Inoltre anche l’azione del masticare aiuta a raggiungere il senso di sazietà.

Per di più, la mancanza di fibra permette una più rapida assimilazione di tutti i nutrienti presenti nel succo, compresi gli zuccheri che si trovano naturalmente nella frutta e che possono causare un aumento della glicemia molto maggiore rispetto al consumo del frutto intero.

In fine, con i centrifugati ed estratti è molto facile superare le dosi giornaliere consigliate di frutta, non più di due porzioni al giorno raccomandate per evitare un sovraccarico di zuccheri.

Dal punto di vista nutritivo i succhi derivati da estrattori o centrifughe non hanno differenze sostanziali, entrambi sono ricchi di vitamine ed enzimi (non è stato mai dimostrato scientificamente che la centrifuga elimini o riduca le proprietà nutrizionali della frutta e verdura).

Quindi qual è la scelta migliore?

Sicuramente la scelta migliore è quella di consumare la frutta e la verdura fresca così come si trovano in natura o, in alternativa, si può utilizzare il buon vecchio frullatore che permette di ottenere succhi ricchi di fibra che danno molta più sazietà rispetto ai precedenti.